COMANDO SUPREMO
Ordinamento e Mobilitazione
- 10.695 15 gennaio 1916
OGGETTO: Personale per reparti bombardieri.
… Il personale richiesto verrà tosto inviato alla Scuola bombardieri, stanziata nella località “Le Mandre” presso la stazione di Susegana.
Con questa circolare iniziava la storia della Scuola Bombardieri di Susegana.
Il 2 gennaio 1916 giunsero a Susegana 27 Ufficiali e 362 militari di truppa, che costituirono il primo nucleo di personale permanente della struttura; intorno al quale andò completandosi l’organico della Scuola.
Inizialmente, in attesa che la struttura di Susegana (TV) iniziasse a prendere autonomia amministrativa, la scuola fu alle dipendenze del 30° Deposito di artiglieria da campagna, il quale a sua volta era posto alle dipendenze del Comando Corpo d’Armata di Verona.
La posizione delle Mandre fu scelta in quanto aveva la fortuna di trovarsi in posizione strategica rispetto all’arco formato dal fronte ed inoltre era ben fornita dalla ferrovia Treviso – Conegliano.
Ma vi è di più: la zona prescelta, oltre che a disporre in larga misura di alloggiamenti e locali da potersi adibire a differenti usi, consentiva la preparazione di adatti campi di tiro per le varie esperienze e per l’esercitazione e addestramento del personale, magazzini per il ricovero degli attrezzi o di nuovi prefabbricati per il personale.
IL PRIMO NUCLEO DELLA SCUOLA BOMBARDIERI
Il primo ordinamento della scuola Bombardieri era così composto:
1 comando (composto da 1 comandante, 1 aiutante maggiore, 2 o più ufficiali medici) avente alle sue dipendenze:
- a) 1 ufficio d’istruzione, tiri ed esperienze (composto da 1 Capitano, vari istruttori a seconda delle esigenze e 1 ufficiale al poligono);
- b) 1 ufficio materiali (composto da 1 capitano, 2 ufficiali addetti, 1 ufficiale tecnico Direttore del Laboratorio);
- c) 1 compagnia permanente (1 capitano, 3 o più ufficiali subalterni);
- d) 1 ufficio amministrazione (1 capitano e 1 o più ufficiali di amministrazione).
Nell’intento di condivisione da parte di questo Centro Studi “Ugo CERLETTI” forniamo l’elenco dei componenti la struttura destinata alla costituzione della scuola di Susegana:
COMANDO – Maggiore di artiglieria Enrico MALTESE, S.Ten. d’artiglieria Ruggero FINZI, S.Ten. Medico Paolo VALENTE e S.Ten. medico Vittorio MIGNANI.
UFFICIO ISTRUZIONI, TIRI ed ESPERIENZE – Capitano d’artiglieria SILVIO TOSATO, S.Ten d’artiglieria Guido BONETTI.
ISTRUTTORI – S.Ten. d’artiglieria: Giuseppe CALZAVARA – Aldo SFERA – Eugenio GIOVANARDI – Giovanni ANTONINO – Nini CRESCENTINO – Pietro GREMIGNI – Mario BARZOTTI – Luigi CORSI – Luigi VACCARO – Aldo FUMELLI – Petronio MACCAFERRI.
UFFICIO MATERIALI S.Ten. d’artiglieria: Ugo GEMMA – Raimondo SPIGA – Arnaldo VISCHI.
COMPAGNIA PERMANENTE S.Ten. d’artiglieria: Edoardo LAVAGNINI – Vittorio BONARELLI – Giuseppe CALDANO – Alberto PALME..
UFFICIO AMMINISTRAZIONE: 1° Capitano d’amministrazione Dante NICOLI, S.Ten Alfredo MACCAGNO Alfredo.
Con questo organigramma la scuola iniziava l’importantissimo compito di preparare il personale che nei mesi successivi sarebbe affluito a Susegana.
Le direttive del Comando Supremo, visti gli ottimi risultati nell’impiego delle bombarde, erano di avere la piena disponibilità per la primavera 1916 di un consistente “nuovo” numero di artiglieria da trincea.
Pertanto, tutto il lavoro per la costituzione di 100 nuove batterie di bombarde doveva ricadere sulla struttura di Susegana.
IL RECLUTAMENTO DEI NUOVI BOMBARDIERI
Il reclutamento del personale da inviare a Susegana inizialmente venne eseguito solamente all’interno dei reparti di artiglieria al fronte ed presso i centri di mobilitazione dell’arma di artiglieria.
Questa scelta fu criticata da tutti gli appartenenti alle altre armi, che vedevano preclusa la possibilità di far parte di questa nuova specialità; inoltre gli allontanamenti forzati di personale in forza alle unità combattenti non instillava l’entusiasmo che potevano avere i “nuovi” volontari.
Il compito affidato alla scuola non era quindi dei più semplici, bisognava preparare al combattimento, una enorme mole di personale non sempre preparato come quello proveniente dai centri di mobilitazione, oppure non adeguatamente motivato nel caso degli artiglieri che avevano dovuto abbandonare i propri compagni.
Questa usanza venne meno, alla fine del 1916 e poi a seguire nel 1917; alla scuola vennero infatti inviati anche personale proveniente dall’ arma di cavalleria e proveniente dalla fanteria.
IL DEPOSITO DELLA SCUOLA DI NERVESA
In previsione dell’importante compito assegnato alla scuola di Susegana venne costruito ai primi di febbraio 1916 il Deposito.
Quest’ultimo avente funzione di centro di raccolta, d’immatricolazione e di ripartizione del personale.
Successivamente al Deposito di Nervesa venne conferito il compito di occuparsi dell’amministrazione della Scuola stessa, di tutti i reparti neo-costituiti a Susegana e infine di provvedere all’istruzione dei nuclei di complementi della specialità bombardieri da inviarsi al fronte.
Il primo comandante del Deposito fu il Maggiore d’artiglieria Arnaldo LAMBERTINI, il quale tenne il comando fino al termine del conflitto.
LA SCUOLA BOMBARDIERI Gennaio 1916 – Novembre 1917
Come accennato, la scuola venne allestita e sviluppata nei pressi della stazione ferroviaria di Susegana (oggi località Ponte della Priula).
Di conseguenza per la sistemazione del personale si requisì numerosi stabili nelle zone limitrofe per le più varie esigenze.
In questo contesto venne acquisita anche una fattoria di proprietà dei Conti Di Collalto, che divenne la sede della Scuola, luogo dove furono alloggiati gli ufficiali per il periodo di formazione.
Si fornisce un’immagine fotografica dello stabile al momento dell’afflusso dei nuovi ufficiali.
PIANTINA DELLA CASERMA “LE MANDRE”
Alla scuola fu riservato il compito di istruire e cementare lo spirito di corpo dei nuovi reparti, di curare il ciclo di formazione, nel gestire il materiale di armamento delle batterie, nello sperimentare i nuovi materiali proposti dall’industria privata e di scrivere le istruzioni sul materiale in uso alla specialità.
In seguito alla scuola vennero assegnate nuove attività, come il collaudo di tutti i materiali da trincea; all’istruzione di reparti di fanteria all’abilitazione nell’uso di armi da trincea (stoker, thevenot).
La sede de “Le Mandre” ebbe sempre una bassa percentuale di ufficiali, talvolta il numero di sottufficiali e/o truppa in addestramento era così alto che, per carenza di spazio vennero dislocati nei locali riservati agli ufficiali.
Oltre all’arrivo di militari da addestrare, arrivarono a Susegana anche uomini per rinforzare gli effettivi della scuola, venne cosi formata la 44° Compagnia di territoriali da fortezza “Compagnia di Lovadina” la quale ebbe il compito di funzionamento dei vari servizi di guardia e di presidio.
Nell’aprile 1916 venne affidato il compito di provvedere al collaudo delle bombarde con il relativo munizionamento, materiale esclusivamente prodotto dall’ industria privata.
Con l’arrivo di un grandissimo quantitativo di munizioni, venne deciso di provvedere alla costruzione di un nuovo deposito munizioni nella zona di Conegliano (TV); nacque cosi il deposito munizioni di Fossamerlo (San Vendemiano), struttura ancora presente sul territorio.
Venne in questo periodo aggiornato l’ordinamento della scuola, con l’aggiunta di:
- a) Gruppo istruzioni e mobilitazione (in collaborazione con l’ufficio collaudo e commissione materiali)
– Gruppi di batterie in corso di istruzione
– Complementi in corso di istruzione
– Corsi speciali per truppa
– Operazioni di mobilitazione
– Carreggio
- b) Gruppo servizi
– Movimento materiali
– Auto drappello
– Servizio lavori
– Sezione officina
- c) Direzione Corsi
– Ufficiali addetti ai corsi
– Allievi Ufficiali
– Ufficiali di corsi suppletivi
– Ufficiali del corso di applicazione
d) Deposito di Nervesa
Furono aggiunti anche ulteriori ufficio con funzioni secondarie:
- Ufficio tiri ed esperienze
- Ufficio sanitario
- Ufficio amministrativo
- Ufficio movimento ufficiali
- Ufficio postale
- Ufficio difesa antiaerea
- Ufficio fanteria: questo ufficio aveva il compito di istruire sui materiali da trincea le sezioni lanciabombe, la gestione del museo, la sezione personale e la sezione storica.
Da un semplice paesino ubicato nella campagna veneta, il Comune di Susegana era diventato il cuore pulsante della specialità “Bombardieri”, luogo attraverso cui obbligatoriamente, tutti coloro che avevano a che fare con queste nuove armi dovevano transitare.
Nel dicembre 1916 ci fu il primo riordinamento della specialità, scritto studiato e sviluppato presso la Scuola.
A meta 1917, sempre con gli studi sviluppati, furono movimentate quasi tutte le batterie di bombarde presso le armate in modo da poter integrare i nuovi materiali e ritirare quelli più vetusti.
Il lavoro di formazione fu svolto fino al 30 ottobre 1917, nella qual data fu dato l’ordine di prepararsi al ripiegamento dovuto alla ritirata di Caporetto.
Il 31 ottobre 1917 il Comando Supremo (telegramma 129.771 del 30/10/1917) ordina l’immediato, ma ordinato, trasferimento della scuola a Sassuolo e nel deposito di Scandiano.
Dando precedenza ai materiali d’armamento e al personale in formazione, tutto fu trasferito, un raggruppamento provvisorio agli ordini del Comando Supremo, resterà a difesa del ponte presente sul fiume Piave (Ponte della Priula) e delle installazioni della scuola fino al momento della ritirata oltre il Piave.
La storia termina con un’ordinata fuga, così finisce un piccolo miracolo dell’industria militare, basti pensare che in media, presso tale struttura erano dislocati dai 10.000 ai 15.000 soldati impiegati nelle più disparate attività addestrative e corsi di formazione.
Ma la storia dei Bombardieri del Re non finisce qui, ora tocca alla storia sul fronte di questi reparti.